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comunità

“Del nostro meglio” – Viaggio nel mondo dello scautismo

Intervista collettiva di Luigi agli scout e alle scout del CNGEI Sezione di Fermignano (PU)
Da Rivista Malamente #23 (novembre 2021)

Può una rivista che si chiama “Malamente”, scritta e letta da dei poco di buono, parlare di scautismo? Forse qualcuno/a storcerà il naso, convinto che gli scout siano giovani soldatini di Cristo e di Baden-Powell o, al limite, bravi/e ragazzi/e in grado di accendere un fuoco e stringere nodi, ben disciplinati in un’organizzazione gerarchica.

Con questa intervista collettiva al Grufe – la Sezione scout di Fermignano (PU) –, vogliamo smontare alcuni pregiudizi consolidati ma fuorvianti.

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Brigate volontarie per l’emergenza. Primo tempo (#19)

Di Vittorio – Malamente #19 (ottobre 2020) [QUI IL PDF]

Rompere la paralisi

Quando è stata estesa la zona rossa su tutta Italia ero a cena da amici. Al pomeriggio ero andato a osservare la “frontiera” sul fiume Cesano, la provincia di Pesaro era infatti già zona rossa, teoricamente inaccessibile. Sul ponte il solito via vai, soltanto in alcune ore le pattuglie stazionavano pigramente ai lati della strada. Improvvisamente la notizia è rimbalzata sui social e ci ha raggiunti quando eravamo arrivati al dolce. Ci siamo accorti che l’epidemia e le sue conseguenze sociali stavano facendo un salto di scala a cui non eravamo minimamente preparati. Abbiamo telefonato ad altri amici che stavano lavorando vicino a Modena: “tornate stanotte altrimenti rischiate di rimanere bloccati là!”. Incertezza, timore e confusione informativa avrebbero dominato le settimane successive un po’ per tutti e tutte.

Poi è arrivato il lockdown e nella provincia adriatica qualcuno ha provato a scherzare dicendo che per strada sembrava che il tempo si fosse fermato alla domenica pomeriggio… ma a parte l’ironia è stato evidente che le conseguenze economiche e sociali sarebbero state molto dure, specialmente per chi non aveva un reddito fisso.

Ho iniziato a parlare della necessità di “fare qualcosa” con molti amici e compagni, cercando di capire se ci fosse qualcuno che si stava attivando in questo senso. La Protezione civile era stata allertata, le forze dell’ordine di ogni tipo e colore erano scese in strada come un esercito di occupazione e si moltiplicavano le ordinanze restrittive, ma da parte di quello che resta dei “compagni”, tra centri sociali, associazioni e piccoli partiti politici, nessuna iniziativa concreta all’orizzonte, eravamo completamente impreparati.

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